IL Pulcinella stilizzato, ovvero l’ opera di Gaetano Pesce intitolata ‘ Tu si ‘na cosa grande‘ a cura di Silvana Annichiarico, è stato inaugurato nella serata di ieri 9 ottobre a piazza Municipio con la presenza delle istituzioni quali il Sindaco di Napoli Manfredi con Vincenzo Trione, curatore di Napoli Contemporanea.
L’opera è finita al centro di un immensa esplosione di Ironia tutta napoletana, a mio dire, e a quanto pare il Sindaco è sembrato d’ accordo, anche se naturalmente ha cercato di mediare il messaggio che volevano far passare i curatori. Il risultato è risultato insoddisfacente. Innanzitutto per parlare di Pulcinella bisogna conoscerlo e qui è evidente che si pecchi di mancanza di conoscenza. Pulcinella è un personaggio senza volto sì, ma la testa ce l’ha e si può tranquillamente affermare che ha ‘ una testa cosi ‘ indicando con le mani una grandezza che rappresenta il fuori misura di una testa piena di acume e ironia. Se l ‘artista ha voluto rappresentare Pulcinella senza testa per provocare una reazione, scatenando l’ironia del popolo napoletano, ha centrato l’ obiettivo. Tuttavia, se l’intenzione era diversa, il risultato è stato un fallimento evidente agli occhi di molti napoletani.
La Critica all’Installazione
Il popolo napoletano, celebre per la propria ironia, non ha fatto mancare la sua voce e si è scatenato sui social con battute e meme, per la sua capacità di planare con un sorriso sulle situazioni scomode e per la capacità di ridere delle difficoltà. Pulcinella appartiene al popolo e il popolo ci ride e ci scherza, ma si sente violato e offeso da questa installazione e da chi l’ha accettata, non si tratta di capire l’arte contemporanea, si tratta di snaturare tutto un universo di cultura e tradizione radicato fin nel midollo di ogni napoletano che si rispetti, e non ritrovarlo nell’Amministratore della Città delude e svilisce, da lì nasce la polemica e le battute ironiche.
La critica artistica
Un ‘ Pulcinella’ rappresentato da una colonna senza testa di 12 metri con un vestito non bianco ma variopinto e tendente al rosa che dovrebbe rappresentare secondo la curatrice Silvana Annichiarico ” la preminenza del femminile sul maschile” e poi si contraddice adducendo un richiamo alle rappresentazioni falliche di Pompei. Gaetano Pesce ha fatto un bello scherzo ai napoletani e se la ride da lassù insieme a noi napoletani che sappiamo stare allo scherzo, ma considerata la forte spesa che ha dovuto affrontare il Comune di Napoli per quest’opera contemporanea, mi chiedo se non abbiano ragione quei cittadini che chiedono più alberi per quella piazza mortificata dal cemento, se questi devono essere i risultati di un investimento nell’ arte contemporanea non ci sono margini di ragionamento.

Dallo schizzo si può supporre che ci sia stato qualche errore nella realizzazione che è avvenuta senza la supervisione dell’ autore scomparso ad aprile, resta il fatto che anche lo schizzo si allontana dalla maschera. Pulcinella indossa una camiciola informe con lacci, emblema della sua povertà e del suo legame con il popolo. L’utilizzo di una giacca o una camicia con bottoni lo snatura e lo allontana non lo reinterpreta. La discussa scultura dialogherà con un cuore trafitto alto 5 metri posto di fronte. Probabilmente questo dialogo funzionerà ma quello con la città resta un’ incognita.
L’Artista Gaetano Pesce
Gaetano Pesce, nato l’8 novembre 1939 a La Spezia e scomparso il 3 aprile 2024 a New York, è stato un architetto, designer e scultore italiano. Pesce è stato un pioniere del design del XX secolo, noto per il suo uso inventivo di colori e materiali.
La curatrice
Silvana Annicchiarico, curatrice dell’ opera ‘ Tu si na cosa grande’ è stata per 11 anni direttrice del Triennale Design Museum di Milano e molto legata a Pesce da una profonda amicizia e collaborazione professionale. Ha preso in carico la realizzazione dell’ opera che Pesce aveva pensato per Napoli.