CESA COMMEMORAZIONE PER L’ANIVERSARIO DELLA MORTE DI FRANCESCO BAGNO

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Cesa (CE). Si terrà domani mattina la cerimonia di commemorazione di Francesco Bagno. L’iniziativa si terrà, a patire dalle ore 10.30, nella Chiesa di San Cesario Martire, e sono previsti i saluti del sindaco Enzo Guida, dell’assessore alla cultura Gina Migliaccio. A seguire gli interventi del Parroco don Giuseppe Schiavone, dell’insegnante e storico Giuseppe Bagno e dello storico locale Giuseppe De Michele. Martire locale della Rivoluzione Napoletana del 1799, viene ricordato nel giorno dell’anniversario della sua impiccagione. Al termine sarà deposta una corona di fiori nei pressi di una lapide, posizionata in Piazza De Michele, in memoria di Bagno. Compiuti i primi studi a Cesa, Francesco si recò a studiare presso il seminario di Aversa, per poi trasferirsi a Napoli, dove completò la sua formazione e la prima pratica medica nel collegio degl’Incurabili. Nel 1776 conseguì il titolo dottorale e gli fu assegnata la cattedra di Fisiologia, che tenne fino al 1789, anno in cui passò alla cattedra di Aforismi di Ippocrate fino alla sua destituzione per motivi politici nel 1796. Inoltre un medico illuminista, quale era Francesco Bagno, non limitava il suo intervento al singolo malato, quasi sempre benestante, ma all’intera collettività, per cui visitava prigioni, luoghi di lavoro e produceva medicinali per alleviare la sofferenza di tutti i sudditi del Regno, a cui attribuiva nella sua mente illuminata già lo status di cittadini. Nel dicembre del 1798, quando Ferdinando IV di Borbone lasciò Napoli nell’anarchia, Francesco Bagno aderì al nuovo governo della Repubblica Napoletana e fece parte del Comitato centrale di patrioti. Fu, quindi nominato Commissario del Cantone Colle Giannone e fu direttore dell’Università degli Studi. Non ottenne incarichi governativi, ma non fece mancare, tuttavia, il suo apporto attivo alla Repubblica in termini di idee e di sostegno ai patrioti. Il 3 giugno 1799 il medico rivoluzionario era parte della commissione “Per la Coscrizione militare e nella Guardia Nazionale”. Nel corso della controrivoluzione legittimista e reazionaria, Francesco Bagno si mostrò tenace difensore della Repubblica Napoletana, combattendo con i suoi studenti al Ponte della Maddalena e con i colleghi medici Cirillo, Leonessa e Mauro. Dopo la sconfitta delle armi repubblicane fece parte del gruppo di patrioti asserragliati in Castel S. Elmo, dal quale uscirono ingannati dal non rispetto del trattato di capitolazione. I patrioti della Repubblica furono, invece, tutti rinchiusi prima nelle carceri e poi processati da una fantoccia Giunta di Stato. Francesco Bagno fu fatto scendere dalla nave inglese di Horatio Nelson il 3 agosto 1799 e, con un collare di cuoio, condotto in catene a Castel Nuovo. Ascese al patibolo il 28 novembre del 1799 ed il suo corpo fu sepolto nella chiesa di S. Eligio. Sono stati invitati a partecipare gli alunni della scuola media locale intitolata al martire.

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