Grande novità a Venezia. Nella giornata di ieri è partito il G7 della Giustizia, improntato sulla costituzione di un Venice Justice Group, chiamato a garantire in modo permanente l’attuazione e la garanzia delle leggi. Due giorni di incontro tra i grandi ministri di 7 Paesi, a cui prende parte anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, sono iniziati nel segno della legalità e della commemorazione delle vittime del terrorismo.
Punti focali della due giorni la lotta contro la criminalità organizzata, contro il traffico di esseri umani, contro la diffusione di droghe pericolose come fentanyl e anche per quanto riguarda l’interesse che abbiamo sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale.
L’Italia, chiamata a presiedere le riunioni, ha iniziato ieri i colloqui bilaterali con i ministri del Canada, dell’Ucraina, degli Stati Uniti d’America e della Gran Bretagna.
Il nuovo gruppo di lavoro tecnico ha iniziato a ragionare sull’impegno dell’IA nel campo della Giustizia, sottolineando l’importanza di prevedere successivi sviluppi normativi sulla materia. Il coordinamento delle prossime sfide globali mira alla difesa dei sistemi democratici contro disinformazione in rete e tutela dei processi elettorali, preoccupandosi contemporaneamente della digitalizzazione e dei crimini ambientali.
L’evento epocale non è stato privo di scontri e proteste. Nella città lagunare è infatti avvenuto un violento confronto tra i centri sociali e le forze di polizia davanti alla sede della stazione ferroviaria. La polizia ha effettuato la carica nel momento in cui i giovani hanno cercato di avvicinarsi alla sede del summit, stabilita nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.
