Macron annuncia a sorpresa lo scioglimento dell’assemblea nazionale e la convocazione anticipata delle legislative. I francesi andranno al voto il 30 giugno in primo turno, ed il 7 luglio in secondo turno.
La decisione è stata presa all’indomani delle elezioni europee in Francia che hanno visto il partito di opposizione di estrema destra del Rassemblement Nazional, prendere il doppio rispetto alla coalizione dell’attuale presidente francese, con il 31,5% fin dai primi exit poll delle elezioni Ue.
I partiti francesi sono stati subito chiamati a ricominciare la campagna elettorale, una volta chiusa quella delle europee. Dal canto suo, Macron, dopo la debacle, ha inteso convocare anticipatamente le legislative per porre un freno ad un risultato storico che sarebbe diventato per lui compromettente.
La popolarità del presidente rispetto al suo elettorato, era già di per sé è diminuita alla luce delle varie riforme che aveva sostenuto. La popolazione lo avverte da tempo, distante e quasi accentratore del potere.
La sua politica si regge ormai su una serie di negoziazioni, a partire dalle legislative nel 2022 quando già aveva perso la maggioranza. In vista delle prossime presidenziali previste per il 2027 Macron rilancia la politica francese. Qualora nelle elezioni la destra che ha vinto già alle europee dovesse riconfermarsi, ci sarebbero un presidente e un capo del governo di partiti diversi. In una coabitazione quasi impossibile per il presidente che dovrebbe portare avanti il suo programma politico.
In tre settimane Macron vorrebbe ribaltare la situazione. Convinto che il parlamento europeo sia concepito ancora come distante dalla mentalizzazione dei francesi, punta a nuove alleanze, facendo appello all’unità nella sinistra.
Marine Le Pen, possibile futura candidato alle presidenziali del 2027, dalla sua si è detta pronta a governare in Francia e non solo in Europa.


