Si è arreso Boris Johnson, il leader del Partito Conservatore ha rassegnato le sue dimissioni. Il premier dopo una conversazione telefonica con la regina Elisabetta, aveva anticipato la sua decisione di lasciare la guida del governo. L’annuncio, dopo le indiscrezioni della mattinata, è stato ufficializzato in un discorso alla nazione a Downing Street. «Darò tutto il mio sostegno al nuovo leader – ha detto Johnson – Sto per rinunciare al miglior lavoro del mondo», ha aggiunto, dicendo che «nessuno è indispensabile».
Il premier resterà in sella fino alla scelta del suo successore, in una fase di transizione che potrebbe concludersi in autunno. I deputati adesso dovranno lavorare per individuare un nuovo leader, secondo un processo scandito prima da votazioni interne fra i parlamentari Tory, poi da una consultazione generale che coinvolgerà tutta la base del partito. Il vincitore diventerà anche premier di fatto, con la facoltà – ma non l’obbligo – di indire elezioni lampo. Tra i favoriti nella corsa ai vertici si avanzano le ipotesi dell’ex cancelliere Rishi Sunak e della ministra della Politica commerciale Penny Mordaunt.