Non si sono fermate le ricerche delle vittime del naufragio avvenuto al largo delle coste di Crotone, avvenuto ieri notte. La Capitaneria di porto di Crotone congiuntamente al Reparto aeronavale della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco, hanno portato al recupero di altri tre cadaveri che fanno salire il numero dei morti a 62.
Il numero totale dei migranti a bordo del barcone è ancora incerto, stando alle prime testimonianze, si aggirerebbe intorno ai 200. Non si escludono quindi altri dispersi che potrebbero far salire il numero delle vittime. Di origine turca, il presunto scafista fermato dagli inquirenti, con lui altre due persone. La procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo plurimi oltre che per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’allarme è stato lanciato da un pescatore che fortunatamente si trovava a transitare in quella fetta di mare. L’uomo ha subito notato l’imbarcazione distrutta insieme ai corpi galleggianti. Una vera e propria ecatombe quella che si è presentata dinanzi a polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza, Capitaneria di porto, pompieri, e sanitari del 118 della Croce rossa italiana.
Tra le vittime, 12 bambini e 33 donne, a renderlo noto la Prefettura di Crotone. Il barcone, partito dal porto di Izmir, in Turchia, viaggiava con migranti provenienti da Iran, Afghanistan e Siria.