Cardito(NA). Il consiglio comunale si è svolto. Tutto come previsto. Il sindaco Giuseppe Cirillo ha cacciato i consiglieri di Forza Italia. Ed il bilancio è stato approvato col voto favorevole di soli 9 consiglieri comunali. In un solo colpo il sindaco passa da una maggioranza di 13 consiglieri su 16, ad una formata da 9 elementi. Ed è un dato di fatto che adesso il primo cittadino con i suoi consiglieri non potrà più sbagliare una mossa. Al prossimo incidente Cirillo rivivrà lo scioglimento anticipato per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, esperienza che ha già vissuto durante il primo mandato (2014).
Cacciati i Forzisti, ormai gruppo di opposizione, il sindaco esce fortemente ridimensionato dal dibattito e sui numeri. Se fosse per lui sarebbe anche andato al protocollo per riaprire un dialogo in maggioranza ma non lo ha potuto fare: è un sindaco al guinzaglio. È stato costretto a seguire la strada imposta dalla vera cabina di regia di questa consiliatura, composta dai due consiglieri più di peso in città, Antonio Giangrande, presidente del Consiglio eletto nella civica “A viso aperto”, e Francesco Boemio di “Italia viva”. Il tandem “Boemio&Giangrande” ha obbligato la fascia tricolore a cacciare 4 consiglieri comunali eletti dalla maggioranza “perché Forza Italia non faceva parte come simbolo del cartello elettorale”.
Boemio ha dettato la linea e se si ascolta bene la registrazione della seduta, ad un certo punto si sente la voce del presidente Giangrande che rivolgendosi al sindaco dice: “Sindaco tu te ne vai a casa, tu fai vicino al cane chic chic, io sono pericoloso” . Si sente forte e chiaro, ecco il video.
Un’espressione lapalissiana che ben sintetizza il momento dell’attuale maggioranza con un solo consigliere in più rispetto a quelli di opposizione e una cabina di regia nemmeno tanto occulta anche sul piano degli atti amministrativi, formata dal tandem “Boemio&Giangrande”. Il sindaco Cirillo deve seguire il percorso tracciato dai suoi consiglieri più forti perché non può permettersi di andare a casa e rinunciare anche al ruolo di vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli. Se si scioglie in anticipo il Consiglio, Cirillo perderebbe anche l’importante ruolo nell’ex Provincia e non può permetterselo. Deve accontentarsi del ruolo sovracomunale e per mantenerlo deve seguire i diktat di Boemio e Giangrande, perché senza di loro, a questo punto, non ci sono i numeri e “chic chic” si va a casa.
Ora bisogna riempire le due caselle dei due assessori di Forza Italia revocati dal sindaco che dovranno essere suddivisi tra i nove consiglieri rimasti a sostegno del sindaco. Nelle prossime ore sono attese novità perché con un paese in condizioni di degrado nessuno crede che un sindaco già al guinzaglio della sua cabina di regia possa andare avanti anche con una giunta monca.