Ritrovato il corpo della 29enne incinta Giulia Tramontano, scomparsa cinque giorni fa. La ragazza è stata uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello che ha confessato l’omicidio di impeto.
Il rinvenimento avvenuto in un’area verde abbandonata nell’abitato di Senago, ha permesso una prima ricostruzione. La donna in stato interessante al settimo mese, è stata colpita con delle coltellate. Impagnatiello avrebbe poi cercato di bruciare il corpo della vittima, invano, avvolto in teli di plastica dal 30enne.
“L’ho uccisa io“, ha confessato ieri sera, alle 22.00, il barman durante l’interrogatorio avvenuto alla caserma di Senago, indicando agli inquirenti dove fosse il corpo della compagna.
Il corpo della giovane donna è stato trascinato sulle scale della palazzina in cui lui vive e portato in auto, per poi essere abbandonato a mezzo chilometro da casa. Quando il barman ha visto gli investigatori analizzare le scale del suo condominio, è crollato, confessando.
Ha visto gli inquirenti mentre era rincasato per recuperare alcuni oggetti personali dall’appartamento sito in via Novella, messo sotto sequestro. Ora l’uomo è stato trasferito a San Vittore, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, soppressione di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.
La vittima aveva incontrato sabato scorso l’amante statunitense del compagno, che anche lei, rimasta incinta di Impagnatiello, aveva invece scelto di interrompere la gravidanza. L’incontro ha rivelato le grandi bugie del barman che portava avanti una doppia vita con entrambe le donne.
