Lo stop al reddito di cittadinanza è arrivato il 1 agosto e, a distanza di pochi giorni, arrivano i primi numeri sui percettori del sussidio ritenuti “occupabili” di età compresa tra i 18 e 59 anni.
Si tratta di 112.545 soggetti, di cui più della metà, vale a dire oltre il 55% (più di 62mila persone) sono dislocati in tre regioni del Sud (25.979 in Sicilia, 24.595 in Campania, 11.622 in Calabria). Nel Lazio ad aver terminato, a luglio e agosto, il Rdc sono 9.200 persone, in Puglia 7.743, in Piemonte 5.985, in Lombardia 5.586.
Dall’inizio del prossimo mese dovrebbe partire il supporto per la formazione e il lavoro, che in alcuni casi prenderà il posto della misura bloccata dal governo Meloni.
Si tratta di un mini assegno dal valore di 350 euro mensili per 12 mesi e non rinnovabili ma, a differenza della precedente misura di sostegno, il mini assegno sarà individuale e non relativa al gruppo famigliare.
Per usufruire del mini assegno sarà necessario rispettare alcune regole, come la sottoscrizione del “Piano di attivazione digitale” per entrare tra gli occupati. Oltre ai centri per l’impiego, accederanno alle liste anche le agenzie per il lavoro, gli enti e fondi bilaterali di formazione, i comuni, gli enti del servizio civile.
Stop al reddito di cittadinanza: da settembre il nuovo sussidio
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