Al Museo Tattile Statale Omero di Ancora arriva la casa dedicata a Barbie ipovedente. Realizzata dall’architetto e museologo Fabio Fornasari su iniziativa di Andrea Socrati la mostra, unica nel suo genere, è ospitata presso la collezione design del museo. Si tratta di un’opera unica, frutto di un attento lavoro di trasformazione artigianale che ha aggiunto alla dream house di Barbie ben 268 accessori dedicati agli ipovedenti.
Al Museo Omero, la celebre bambola Mattel, è una designer che tiene in mano un iPad da cui fuoriesce l’immagine della sua casa: uno spazio rassicurante con sensori di movimento, bolliacqua parlanti, rilevatori di ostacoli, calendari tattili, lettori automatici e bottoni particolari per riconoscere gli abiti.
Dal 1959, anno in cui è nata dall’ingegno di Ruth Handler che l’ha battezzata con il diminutivo del nome della figlia Barbara, Barbie è stata venduta in 150 paesi al mondo per un totale di un miliardo di esemplari ogni tre secondi. Negli anni Barbie ha interpretato vari ruoli e professioni diventano una miniatura dell’astronauta Samantha Cristoforetti e la biologa Sarah Gilbert (colei che ha contribuito alla creazione del vaccino anticovid) ma al Museo Omero, Barbie ipovedente è simbolo di inclusione, sensibilizzazione e quotidianità.