E mentre il presidente russo Vladimir Putin nella sala Georgievsky al Gran Palazzo del Cremlino si è detto pronto per rivestire il suo quinto mandato da Losanna è arrivata la decisione del Comitato Olimpico Internazionale circa la partecipazione di atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Gli atleti di Mosca e Minsk, 11 in totale tra cui 8 russi e 3 bielorussi su un totale di 4.600 atleti già qualificati (tra cui 60 ucraini), parteciperanno ai giochi olimpici della prossima estate sotto un’unica bandiera, quella degli Atleti Individuali Neutrali.
Nessuna bandiera nazionale, dunque, e nessuna tuta o maglia e nessun inno nazionale in caso di vittoria.
Una decisione che lascia, ovviamente, scontenta Mosca che ha affidato il suo disappunto al ministro dello sport Oleg Matytsin: “L’approccio del Comitato Olimpico Internazionale è assolutamente inaccettabile, le condizioni sono discriminatorie e vanno contro i principi dello sport. Comunque gli atleti che hanno ottenuto, e che otterranno, il diritto a partecipare probabilmente andranno. Noi sosteniamo sempre i nostri atleti, fanno parte della nostra famiglia sportiva”.
La presidente della Commissione atleti del Comitato Olimpico Internazionale, la finlandese Emma Terho aveva detto che “la stragrande maggioranza degli atleti di tutto il mondo crede che gli atleti non dovrebbero essere puniti per le azioni dei loro governi”. Non sarà possibile, dunque, la partecipazione degli atleti e del personale di supporto che sostengono attivamente la guerra in Ucraina ma nemmeno quelli che hanno un contratto con l’Armata rossa o con le agenzie di sicurezza nazionali.