Sono preoccupanti i dati emersi dall’indagine condotta da Save the Children, realizzata in collaborazione con Ipsos e la campagna social #chiamalaviolenza da cui si evince che un adolescente su due è stato vittima, almeno una volta, di comportamenti lesivi da parte del partner. I dati, diffusi a ridosso di San Valentino, mostrano ancora una volta come programmi di educazione emotiva e di educazione sessuale siano sempre più necessari in tutte le scuole di ogni ordine e grado affinché si possa tornare ad intendere l’amore, che nulla ha a che fare con il possesso, in modo sano.
Tra i comportamenti lesivi o violenti subiti dagli adolescenti compaiono le chiamate insistenti al cellulare per sapere dove ci si trovava e cosa stavano facendo (34%), essere oggetto di un linguaggio violento con grida e insulti (29%), ricatti per fare qualcosa che in realtà non si aveva voglia di fare (23%), richiesta insistente di foto intime (20%), condividere foto intime con altri senza consenso (15%), atteggiamenti violenti (19%).
Preoccupanti anche le risposte date dagli adolescenti sul tema della violenza sessuale dove, sia ragazze che ragazzi, ritengono che un modo per sottrarsi ci sia sempre e che le colpe, in caso di violenza carnale, vadano sempre attribuite ad entrambi.
“Sono risposte – afferma Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza – che restituiscono uno spaccato critico su cui è evidente che sia necessario intervenire con programmi di educazione e formazione per i più giovani”.