Violenze su minori in aumento, non solo in Italia, ma anche in Europa. La legislazione Ue, con una commissione preposta, compie un’indagine regolare sullo sfruttamento sessuale dei minori e sul diritto penale in materia di abuso, anche online.
L’Ue infatti ha esteso in tutti gli Stati membri la definizione di reato, e per la gestione di quest’ultimo ha rafforzato il perseguimento dei crimini con sostegno alle vittime. Ciò significa che è stato concesso più tempo per denunciare gli abusi subiti (nei reati più gravi dovrebbe durare almeno 30 anni dopo il compimento della maggiore età della vittima), riconoscendo il diritto al risarcimento finanziario che fornisce sostegno non solo alle vittime minorenni, ma anche agli adulti sopravvissuti ai soprusi.
Il focus più importante è fermo sulla prevenzione da migliorare. L’Ue esorta i suoi Stati membri ad utilizzare meglio i programmi disponibili, investendo maggiormente denaro in campagne di sensibilizzazione online e in servizi di selezione di ulteriore personale che faccia da collegamento tra i minori ed organizzazioni attive per il contrasto agli abusi.
I nuovi requisiti garantiranno ai professionisti e alle organizzazione preposte alla tutela dei minori, di lavorare a stretto contatto con i bambini, fornendo il proprio casellario giudiziario, con obbligo di segnalazione di reato.
La strategia pensata per l’arco temporale 2020-2025 mira ad ottenere una risposta globale sulla tutela dei minori. Comprende in realtà otto iniziative che stabiliscono un quadro giuridico per la protezione dei bambini.
Lo scopo è di garantire completa attuazione delle norme attuali secondo la direttiva 2011/93/Ue, consentendo risposta efficace alle lacune legislative, oltre a galvanizzare gli sforzi del sistema per garantire la protezione dei bambini.
Il 6 febbraio 2024 la Commissione ha proposto una revisione della direttiva 2011/93/UE per rafforzare il diritto penale in materia di abuso e sfruttamento sessuale dei minori. Le norme riviste ampliano le definizioni di reato, introducendo sanzioni più severe e requisiti più specifici per la prevenzione e l’assistenza alle vittime. Sono complementari alla proposta di regolamento presentata dalla Commissione nel 2022, che stabilisce l’obbligo per Internet di individuare, segnalare e rimuovere materiale pedopornografico dai suoi servizi. La strategia prevede inoltre iniziative per rafforzare il coordinamento in una rete di prevenzione di professionisti e ricercatori, esaminando la possibilità di creare un Centro europeo per contrastare gli abusi sessuali sui minori, cooperando con il sistema di prevenzione, attraverso il Forum Internet dell’UE.
Dal momento che in Europa un bambino su cinque subisce abusi, la Commissione ha inserito nuovi reati come il livestreaming, possesso e scambio di manuali di pedofilia e di materiale pedopornografico deep fake e generato dall’intelligenza artificiale.