Un evento storicamente importante quello di oggi che ha visto l’arrivo a Cipro del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, per confermare la volontà dell’Italia a contribuire alla stabilità nel Mediterraneo orientale.
Si tratta della prima visita di un presidente italiano sull’isola che arriva proprio quando il Mediterraneo orientale è attraversato dalle tensioni dei conflitti in corso, ovvero quello russo-ucraino e israelo-palestinese.
L’agenda di Mattarella per questa visita è ben fitta: il primis la visita a Nicosia, l’ultima capitale europea ancora divisa da un muro e da un’area cuscinetto sotto l’egida Onu, che da cinquant’anni evita scontri tra il sud greco-cipriota e il nord turco cipriota, dove incontrerà il presidente per un colloquio bilaterale sui temi più caldi. Al centro della bilaterale, quindi, gli ottimi scambi economici, grazie alla presenza di Eni e a un proficuo interscambio, i conflitti in Ucraina e a Gaza e il dossier migranti che vede Nicosia allineata a Roma nella richiesta all’Unione europea di una maggiore solidarietà dei paesi riceventi rispetto ai paesi di approdo.
Nella giornata di martedì, invece, dopo un incontro con la presidente del Parlamento, Annita Demetriou, visiterà la buffer zone, il quartier generale della forza delle Nazioni unite per il mantenimento della pace a Cipro e il vecchio aeroporto di Nicosia, bombardato nel ’74 e rimasto come ‘congelato’ per cinquant’anni. Sergio Mattarella visiterà anche il Comitato persone scomparse, che cerca di ridare nome ai tanti volti ignoti caduti da entrambe le parti, cercando di costruire una memoria condivisa e quindi un ponte per il dialogo.
Sempre nella giornata di martedì il presidente salirà sulla nave Bergamini, ancorata al porto di Limassol, segno dell’impegno italiano per la stabilità del Mediterraneo mediorientale, per salutarne l’equipaggio. Infine, sempre accompagnato dal presidente, il capo dello Stato visiterà Pafhos, con i mosaici romani della casa di Dioniso per poi rientrare in Italia in serata.