Donne che cercano di cambiare la storia: la sfida dell’eurodeputata Abir Al Sahalani

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L’europarlamentare irachena, naturalizzata svedese Abir Al Sahlani a 53 anni è una donna che ha sposato l’impegno politico in maniera totalizzante. Ha scelto di sostenere la battaglia dei diritti a 360 gradi nella IX legislatura.

Al Parlamento europeo i suoi gesti significativi hanno fatto parlare il mondo. A settembre 2022 si è tagliata i capelli durante il suo intervento in un dibattito sulle proteste di piazza in Iran dovute alla morte di Mahsa Amini, arrestata per non avere indossato correttamente il velo.

“Finché l’Iran non sarà libero, la nostra furia sarà più grande degli oppressori. Finché la donna dell’Iran non sarà libera, noi staremo con te. Zhen, Zhian, Azadi. Donne, libertà di vita!”, aveva gridato mentre impugnava le forbici recidendo la sua coda.

La rappresentante del Partito di Centro meno di una settimana fa ha scelto di protestare a sostegno della Palestina con una mano sulla bocca ed il palmo destro alzato e colorato di rosso, per denunciare il sangue palestinese che viene versato ingiustamente ogni giorno.

“Più scuro è il colore della pelle, meno diritti sono garantiti”, ha ribadito dopo l’eclatante gesto silenzioso- .”Abbiamo fallito. L’ipocrisia è evidente”. Così scuote la democrazia, abituata a guardare come riferimento, alla politica svedese che cerca di garantirla in casa propria.

Con le sue parole mette in discussione il concetto di diritto vincolato ad una politica che lo infrange e lo lascia infrangere facilmente, senza battere ciglio.

Spera che l’intero Parlamento europeo di cui è parte, si dia una mossa. Da membro della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali, membro dell’Intergruppo del Parlamento europeo sulla disabilità, di quello sui diritti LGBTQI e quello sulla tutela dei mari, i fiumi, le isole e le aree costiere, Abir Al-Sahlani sposa messaggi che riguardano il concetto di tutela, non solo per le donne e gli uomini dell’Iran. 

Segue la dichiarazione universale dei diritti umani che si sostanzia nel concetto di libertà per nascita; della condanna alla discriminazione e della schiavitù; del diritto alla vita; dell’abolizione della tortura come metodo coercitivo; dell’avere diritti ovunque si vada; della garanzia di tali diritti da parte della legge.

Abir Al Sahlani ha scritto sui suoi social di essere europea per scelta. In questa affermazione è racchiusa la volontà di vivere in un mondo comunitario tutelato da regole condivise; impegnandosi nel farle rispettare.

Le sue battaglie ideologiche, forti nei gesti, ma composte nel rispetto del modo in cui vengono portate avanti, sono per questo un monito per la politica e per le donne che hanno possibilità di avere voce in capitolo per legiferare a sostegno di altre donne a cui questo diritto, per cultura o prepotenza, non è concesso. Abir ha scelto di cambiare la storia ponendosi delle sfide in modo pacifico; facendo del dialogo e dell’esempio, occasione di credibilità da dare alla politica su cui si nutre sempre più sfiducia.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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