I luoghi di cultura dovrebbero essere un porto sicuro da molestie e stereotipi di genere eppure non è sempre così.
Battute inopportune a stampo sessista, avance e molestie si verificano spesso anche in ambienti universitari e, uno studente su tre, ha affermato di aver sentito casi simili nel proprio ateneo per un totale di circa 300 segnalazioni.
Un quadro sconcertante che emerge dal report “La tua voce conta” condotto dall’Unione degli Universitari e presentato alla Camera dei Deputati.
Ad essere autori di molestie, nella maggior parte dei casi, sono proprio i docenti con una percentuale del 48% e, di conseguenza, il 37% ritiene che gli studi degli insegnanti siano il luogo meno sicuro all’interno dell’università, seguiti dai luoghi di tirocinio (34,7%) e dagli studentati (32%).
Non esenti dal report anche i compagni di corso spesso indicati come coloro che perpetrano violenza nei confronti di una collega. Nel sondaggio emergenza tutta la perplessità degli studenti sull’organizzazione del territorio spesso non in grado di gestire nel modo corretto segnalazioni e interventi.
A rendere la situazione ancora più drammatica è, senza dubbio, la paura che spesso accompagna i giovani studenti nel denunciare per paura delle eventuali conseguenze e ripercussioni che si potrebbero verificare sulla propria carriera universitaria.
Il report ha raccolto 1500 risposte di studenti e studentesse nel range temporale dal 11 febbraio al 3 marzo 2024, da cui emergono alcune situazioni e frasi davvero aberranti.
“La tua voce conta”, assicurano gli studenti, verrà ancora riproposto per approfondire ulteriormente la situazione e fare in modo che i riflettori non si spengano su una questione così importante.