Vladimir Putin cerca di capire cosa sia accaduto la sera dell’attentato e soprattutto come si sia mosso il commando che ha ucciso 137 persone venerdì scorso al Crocus di Mosca. Presiede dunque un incontro con i capi di sicurezza mentre Dimitri Peskov, portavoce del presidente, difende il lavoro di sicurezza nazionale.
Emmanuel Macron solidarizza con la Russia e rende noto che un attacco terroristico era eventualmente in programma anche contro la Francia.
Il Cremlino dalla sua, ha accusato l’Ucraina di aver fornito supporto logistico ai quattro sospetti attentatori arrestati, mentre continua le indagini prima di sbilanciarsi definitivamente con il resto del mondo. Si tratta a suo dire di dati preliminari che hanno portato all’ipotesi non certa, come ribadisce Poskov.
Intanto sui social si sono scatenate le critiche contro i servizi di sicurezza russi, ma il portavoce della presidenza ribadisce: “I servizi di sicurezza lavorano instancabilmente e affrontano tutte le minacce, tutte le sfide che il nostro Paese e la nostra società devono affrontare”.
Anche Putin è consapevole della minaccia mondiale del terrorismo, e lo lascia ribadire al suo portavoce che chiede piena cooperazione internazionale.
“In questo periodo di confronto, acuito al massimo, non è che non ci sia una cooperazione a tutto campo, non c’è alcuna cooperazione”, ribadisce il Cremlino.