Spagna: continua il blocco Telegram per violazione del copyright

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Un terremoto nel mondo della comunicazione digitale: l’Alta Corte spagnola ha ordinato il blocco di Telegram, una delle applicazioni di messaggistica istantanea più utilizzato nel paese, su tutto il territorio nazionale. La decisione arriva in seguito a una denuncia presentata da Mediaset España, uno dei principali gruppi media del Paese, che ha accusato l’applicazione di messaggistica di diffondere contenuti protetti da copyright senza autorizzazione.

Mediaset España, infatti, ha accusato Telegram di essere un terreno fertile per la pirateria, con canali e gruppi dedicati alla condivisione illegale di film, serie TV, musica e altri contenuti protetti da copyright. La denuncia si concentra in particolare su due canali: “LaLigaTV” e “Champions League”, che trasmettevano illegalmente partite di calcio in diretta.

L’Alta Corte ha accolto le accuse di Mediaset e ha ordinato il blocco di Telegram in via precauzionale in attesa di un giudizio definitivo. La decisione è stata presa per tutelare i diritti dei titolari dei diritti d’autore e per contrastare la pirateria online.

La decisione dell’Alta Corte ha scatenato un vespaio di polemiche. Da un lato, i titolari dei diritti d’autore e le associazioni che li rappresentano applaudono la decisione, che considerano un passo importante nella lotta alla pirateria. Dall’altro lato, gli utenti di Telegram e gli attivisti per la libertà di internet criticano la decisione, che considerano un atto di censura. L’organizzazione per i diritti dei consumatori in Spagna, Facua, ha definito la decisione dell’Alta Corte “assolutamente sproporzionata. È come chiudere Internet – si legge nel comunicato – perché ci sono siti web che ospitano illegalmente contenuti protetti da copyright, o tagliare tutti i segnali televisivi perché ci sono canali pirata”, ha affermato Rubén Sánchez, segretario generale dell’associazione.

Al momento, non è chiaro quanto durerà il blocco di Telegram in Spagna. La nota applicazione di messaggistica ha annunciato che ricorrerà in appello contro la decisione dell’Alta Corte. La vicenda, in ogni caso, è destinata a creare un precedente importante per la lotta alla pirateria online e per la tutela dei diritti d’autore nell’era digitale.

Nessun problema per Telegram in Italia e quindi, quello della Spagna, al momento si configura come un caso isolato anche se non si escludono problemi simili in futuro per altre nazioni. Telegram, infatti, grazie all’anonimato e alle pochissime restrizioni si configura luogo privilegiato per chat con contenuti illegali e utenti “borderline”.

Chiara Imbimbo
Chiara Imbimbo
Laureata in Filologia Moderna alle Federico II di Napoli con una tesi in critica letteraria. Iscritta all’albo dei giornalisti come pubblicista coltiva la passione per il cinema, la lettura e la scrittura.

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