Il presidente russo Vladimir Putin ha esteso l’obbligo militare in Russia firmando un decreto sulla coscrizione primaverile dei cittadini russi.
Secondo il decreto i nuovi soldati, come affermato dal contrammiraglio Vladimir Tsimlyansky,capo dell’organizzazione e mobilitazione dello Stato maggiore russo, non parteciperanno alla guerra con l’Ucraina, né andranno regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Saranno in totale 150mila uomini dai 18 ai 30 anni ad essere chiamati alle armi nel periodo che va da oggi, primo aprile, al 15 luglio.
Il nuovo decreto, inoltre, ha innalzato l’obbligo di leva militare di tre anni, portandolo fino a 30, rispetto all’ultima chiamata alle armi risalente al 2023.
Esclusi dalla coscrizione militare coloro che hanno compiuto 27 anni prima della fine del 2023 e i riservisti che hanno 28 e 29 anni.
Presente nel decreto, che stabilisce la liberazione dei soldati, dei marinai, dei sergenti e dei caporali che hanno già terminato il loro servizio, anche una moratoria sul servizio per i cittadini che lavorano nelle aziende informatiche.