Gaza: il futuro dei bambini messo a rischio dai danni al sistema di istruzione

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Gli effetti della guerra sono sempre catastrofici. E se siamo stati abituati a leggerne le tristi conseguenze sui libri di storia, negli ultimi tempi, stiamo vedendo con i nostri occhi cosa significa “guerra” grazie anche alle tantissime testimonianze in presa diretta.

Il conflitto a Gaza ha avuto un impatto enorme in tantissimi settori, all’emergenza alimentare, carenza di medicinali e i traumi psicologici, si aggiungono i danni al sistema educativo che rischiano di compromettere il futuro dei giovani.

Secondo l’Unicef, oltre 600 scuole sono state danneggiate o distrutte, e più di 250.000 studenti sono stati costretti a lasciare le lezioni.

A parlarne è Andrea De Domenico, capo dell’agenzia Onu per gli affari umanitari nei territori occupati della Palestina, durante un collegamento in remoto con i media internazionali dove ha descritto la situazione a Gaza “drammatica” con centinaia di scuole fuori uso.

“Ci vorranno anni per riportare gli studenti a scuola a Gaza”afferma “Per garantire standard dignitosi servono ingenti operazioni che attualmente non possiamo portare avanti.”

Oltre ai danni alle strutture scolastiche, mancano anche i materiali didattici e il personale qualificato. “L’istruzione è la speranza del futuro”, ha sottolineato De Domenico. “Penso che dovremo affrontare questa sfida molto presto quando, speriamo, potremo ripartire e ricostruire Gaza”.

L’Unicef ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per finanziare la ricostruzione delle scuole e il sostegno all’istruzione a Gaza. “L’istruzione è un diritto fondamentale per tutti i bambini”, ha dichiarato Henrietta Fore, direttrice esecutiva dell’Unicef: “Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che i bambini di Gaza possano tornare a scuola e imparare in un ambiente sicuro e protetto”.

Il diritto all’istruzione, infatti, è un diritto fondamentale sancito dalla dichiarazione universale dei diritti umani e da numerose convenzioni internazionali. L’istruzione, inoltre, è un fattore chiave per lo sviluppo individuale e sociale perché permette alle persone di acquisire le conoscenze e le competenze di cui hanno bisogno per vivere una vita autonoma e produttiva. L’istruzione, inoltre, contribuisce a promuovere la tolleranza, il rispetto e la comprensione reciproca.

La ricostruzione delle scuole e il rilancio dell’istruzione a Gaza richiederanno un impegno a lungo termine da parte della comunità internazionale. “Non possiamo permettere che un’intera generazione di bambini perda la possibilità di un futuro migliore”, ha concluso De Domenico.

Chiara Imbimbo
Chiara Imbimbo
Laureata in Filologia Moderna alle Federico II di Napoli con una tesi in critica letteraria. Iscritta all’albo dei giornalisti come pubblicista coltiva la passione per il cinema, la lettura e la scrittura.

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