Soffiano ulteriori venti bellici sul mondo. L’attacco israeliano contro il territorio iraniano è un segnale che le Forze di difesa hanno voluto chiaramente lanciare per dimostrare la sua capacità di colpire all’interno del Paese. Ad ammetterlo è un funzionario israeliano che motiva il rai aereo delle 4.00 di questa mattina.
Colpita la base militare nella provincia di Esfahan. Lo spazio aereo su Teheran e in altre città è stato chiuso per alcune ore. La rappresaglia annunciata da Israele arriva nel giorno del compleanno della Guida Suprema iraniana Khamenei, nato il 19 aprile del 1939.
Da qui il primo commento all’operazione definita come occasione per ribadire “l’autorità del sistema della Repubblica Islamica e la potenza delle nostre forze armate, oltre alla ferrea volontà del popolo sotto la guida del leader supremo della rivoluzione Ali Khamenei”.
L’Egitto teme l’escalation bellica parlando di profonda preoccupazione per il continuo attacco reciproco tra Israele e Iran, a seguito delle notizie di lanci missilistici e droni contro siti in Iran e Siria. Invita entrambe le parti ad essere moderati e a rispettare le norme del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Il Cairo cercherà di contenere tensioni intensificando i contatti con tutte le parti interessate.
Paura anche per i siti nucleari vicini alla zona della rappresaglia. Arrivano rassicurazioni repentine su assenza di rischio nucleare.


