Cina, Terzi: “Comunità internazionale non dimentichi prevaricazioni su uiguri”

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Si è chiuso oggi a Monaco di Baviera il Congresso Mondiale Uiguro, l’organizzazione internazionale della diaspora uigura che si batte per il rispetto dei diritti fondamentali della comunità a maggioranza musulmana che vive nella regione cinese dello Xinjiang, o Turkestan orientale. L’assemblea di quest’anno ha celebrato il ventesimo anniversario della sua fondazione, ed ha ripercorso le iniziative passate e future contro la repressione operata dalle autorità cinesi ai danni della popolazione musulmana locale.

Nell’occasione è intervenuto in collegamento video il senatore Giulio Terzi (FdI) Presidente della 4° Commissione per la Politiche dell’UE che, nel congratularsi con i partecipanti attraverso il Presidente del Congresso Uiguro, Dolkun Isa, per aver saputo porre all’attenzione internazionale quanto subito dalla sua comunità, ha sottolineato come la popolazione uigura sia oggetto da oltre venti anni di politiche fortemente liberticide da parte delle autorità di Pechino.

“Quest’anno – ha dichiarato Terzi – gli uiguri non hanno celebrato il Ramadan. Troppo rischioso lasciarsi sorprendere a digiunare, troppo insidioso praticare la tradizionale cena dell’Iftar e, ovviamente, troppo pericoloso andare alla moschea. Una prevaricazione aggravata dal fatto che molti edifici di culto sono stati chiusi o demoliti.”

Terzi ha proseguito aggiungendo che “il lavoro forzato, la schiavitù e la totale assenza di diritti fondamentali e delle tutele dei lavoratori sono caratteristiche intrinseche del regime comunista cinese. Infatti, l’unico sindacato legalmente riconosciuto in Cina (ACFTU) è occupato da esponenti di vertice del partito o, comunque, da persone vicine all’establishment.”

Terzi ha poi ricordato la presentazione del libro di Dolkun Isa “La trappola della libertà cinese” organizzata in Senato con l’autore nel febbraio dell’anno scorso. “Un’iniziativa – ha evidenziato il Presidente della 4° Commissione – attesa dal 2017, quando le autorità italiane negarono al leader uiguro l’accesso al palazzo del Senato a causa di una ‘red notice’ emessa dalla Repubblica Popolare Cinese.”

Terzi ha infine concluso affermando di aver aderito alla proposta di assegnazione del Premio Nobel per la Pace al Congresso Mondiale Uiguro per aver svolto “un ruolo fondamentale nel portare all’attenzione globale la vasta campagna di repressione fisica, religiosa, linguistica e culturale orchestrata dal Partito Comunista Cinese contro gli uiguri e altre minoranze nella regione. Il tutto scegliendo un approccio nonviolento assolutamente non scontato di fronte alle politiche vessatorie applicate da Pechino”.

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