Incombe l’ombra di una minaccia silenziosa che miete vittime. Si chiama Fentanyl ed è un oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina, utilizzato in medicina come sedazione o terapia del dolore, che sta alimentando una vera e propria epidemia di overdose negli Stati Uniti.
Le autorità americane hanno registrato un picco di sequestri di Fentanyl nel 2023, con oltre 115 milioni di pillole illegali confiscate, un numero 2.300 volte superiore rispetto al 2017. Secondo la DEA, questa quantità sarebbe sufficiente per uccidere ogni americano.
Anche in Italia, il Fentanyl anche denominato droga degli zombie, inizia a destare preoccupazione facendo scattare un’allerta di terzo grado dopo i sequestri di Perugia. I dati del 2021 indicavano che l’Italia era il quarto paese al mondo per consumo di Fentanyl, con circa 6,3 tonnellate sequestrate.
Le forze dell’ordine sono preoccupate per la diffusione di pillole contraffatte contenenti Fentanyl spesso mischiate ad altre sostanze, come eroina o metanfetamina. Queste pillole, spesso vendute come oxycodone o Xanax, rappresentano un grave pericolo per i consumatori, che spesso non sono consapevoli della presenza del Fentanyl e possono assumere dosi letali.
Le cause dell’aumento del consumo di questo oppioide sono molteplici: in primis le restrizioni e l’isolamento sociale dovuti al COVID-19 hanno spinto molti verso l’abuso di oppioidi, anche come forma di automedicazione. Un ruolo determinate anche alla crisi economica con l’aumento della povertà e della disoccupazione ha reso le persone più vulnerabili all’abuso di droghe.
A peggiorare il quadro anche il traffico illegale con i cartelli della droga messicani hanno inondato il mercato statunitense di Fentanyl a basso prezzo, spesso mescolato con altre droghe o prodotto in laboratori clandestini.
Nonostante gli sforzi, la lotta contro il Fentanyl rimane una sfida ardua che richiede una collaborazione internazionale e un approccio multidisciplinare.