Alla fine ce l’ha fatta Ilaria Salis ad ottenere i domiciliari in casa di una privata cittadina a Budapest. Il tribunale ha accettato la richiesta della difesa, con obbligo di braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti e cauzione di 40mila euro, Soddisfatti gli avvocati Mauro Straini ed Eugenio Losco. La donna potrà uscire dalla casa a cui è stata assegnata solo su espressa autorizzazione del tribunale.
Non si esaurisce però la battaglia legale della Salis perchè la 39enne deve “rimanere in custodia cautelare in attesa della pronuncia della sentenza di primo grado”.
Amareggiato comunque il padre di Ilaria Salis, Roberto, che lamenta scarsa mobilitazione dei ministri italiani sul caso della figlia, parlando di “ghiaia grossa nelle scarpe da doversi togliere”.
Soddisfatto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, per la fine di un incubo. Il M5s chiede che il governo adesso si mobiliti per far scontare la pena ad Ilaria in Italia. La candidatura di Salis alle Europee è risultata una scelta vincente. Ne è convinta Avs che spera di portarla presto a Bruxelles in qualità di parlamentare, per mostrare l’importanza ed il valore del rispetto dei diritti. “Felice per la sua prossima scarcerazione, ennesima vergogna per il nostro esecutivo”, scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro.