Grande riconferma per Giorgia Meloni che domina il podio europeo con Fratelli d’Italia, primo partito votato nello stivale con il 28,3% delle preferenze. La premier è regina anche nell’Ue e arriva dritta al Parlamento europeo commentando: “Ci siamo visti qui due anni fa ed era una bella notte; per me questa è ancora più bella. Dopo due anni di governo nella peggiore situazione possibile il voto ci ha detto: ‘Non speriamo che voi siate, ma voi siete”. Sul confronto diretto con la Schlein poi aggiunge: “Nel nostro caso ci hanno visto arrivare, ma non sono stati in grado di fermarci”.
Nelle elezioni dell’8 e 9 giugno per le Europee, l’affluenza arrivata complessivamente al 49,5% vede seguir nelle preferenze Pd e Avs. Meloni e Schlein sono le due donne della politica italiana rappresentative in Europa.
Migliorano Lega e M5s, mentre non raggiungono lo sbarramento del 4% Stati Uniti d’Europa e Azione che non andranno in Europa. Il Pd guadagna punti in percentuale di preferenza con il 24,04% ed anche Avs cresce con il 6,62%.
Nonostante questi risultati, le Europee 2024 sono risultate poco partecipate con un elettore su due al voto. Nel 2004, ultimo dato di riferimento, si raggiunse il 71,7% di affluenza.
Tra i 76 candidati che saranno europarlamentari rientrano alcuni protagonisti che dalle vicende mediatiche hanno tratto vantaggio. Per la Lega il generale Vannacci, sospeso dall’esercito italiano, siederebbe nel futuro Parlamento Ue, così come Ilaria Salis, eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra. Secondo le disposizioni attuali, un candidato eletto al Parlamento europeo beneficerebbe immediatamente dell’immunità ma, se detenuto in uno Stato membro, quest’ultimo dovrebbe inviare all’Eurocamera una richiesta di revoca immunità.