Una nuova iniziativa per il Comune di Roma che sensibilizza i cittadini e i turisti al rispetto dell’ambiente. Si chiama Cestò ed allude al cestino come raccoglitore dell’immondizia, ma è anche affermazione in romanesco di ‘Ci sto’, nel senso del dare la propria adesione alla campagna.
Si raddoppiano dunque i cestini della spazzatura nella Capitale, per ovviare al degrado urbano dei rifiuti. Partito da via dei Fori Imperiali il posizionamento dei primi 210 “Cestò“, porterà ad un implementamento entro dicembre, di 18mila nuovi raccoglitori distribuiti in tutta la Capitale.
Il modello Cestò, si ispira ai primi cestini collocati per le strade di Roma, 25 anni, durante il Giubileo 2000, ma d’ora in poi, in modo uniforme, sostituirà i 4 modelli fino ad ora esistenti. Sicuro, perché realizzato in materiale ignifugo e antideflagrante, resiste al tempo e ad eventuali atti di sciacallaggio, seguendo le vigenti norme antiterrorismo. Sostenibile, perché realizzato in Hdpe, con polietilene leggero, riciclato e riciclabile, Cestò incrementerà del 70% la raccolta rifiuti nello snodo tra San Pietro, Colosseo, Venezia e Fori imperiali. Entro la fine di agosto, 2.800 unità saranno invece presenti nei Municipi I e VIII di Roma, fino ad essere collocate nel centro storico a Ostiense, Garbatella, Testaccio e oltre. Da settembre, e in previsione del Giubileo, il raccoglitore sarà visibile in tutti i municipi di Roma, al completo.
“Stiamo collocando i primi Cesto’ che andranno piano piano a sostituire tutti i cestini di Roma, – ha dichiarato online il sindaco Roberto Gualtieri – A questi si aggiungeranno i cestini autocompattanti che abbiamo già sperimentato in alcune zone e hanno una capienza superiore di 7 volte a quelli attuali; hanno superato il test e ne stiamo acquistando altri 1.600. Rafforzeremo la capienza dei cestini in città“.
Una campagna di informazione dedicata, accompagnerà l’iniziativa urbana sostenuta anche dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi; dal direttore generale Ama, Alessandro Filippi e dal presidente Ama, Bruno Manzi.