Nuovo allestimento per la Sala delle donne alla Camera, Meloni: “La sfida è quando avremo il primo Ad di una società partecipata statale donna”

Data:

Alla vigilia della giornata internazionale della donna, la presidente del consiglio Giorgia Meloni interviene alla presentazione del nuovo allestimento della Sala delle Donne, inaugurata alla Camera nella XVI legislatura. Sulle pareti della stanza con i 21 volti delle deputate elette all’Assemblea Costituente, delle prime 11 sindache nominate nel 1946 e delle donne con più alte cariche delle Istituzioni della Repubblica italiana, è stata aggiunta anche la sua foto. Consapevole di aver segnato con la sua carica una ulteriore svolta per il Paese e per il mondo femminile, la premier dedica il suo discorso alle donne.

“Qualsiasi cosa ho fatto nella mia vita, i più hanno scommesso sul mio fallimento. C’entra il fatto che sono una donna? Per me probabilmente sì – ed aggiunge – Lo racconto per sottolineare che c’è una buona notizia. Alle donne di questa nazione voglio dire che il fatto di essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare. Non ci saranno più ruoli preclusi alle donne. Oggi rimuoviamo uno specchio e lo sostituiamo con una foto. Ma c’è un altro specchio che possiamo rimuovere, quel momento non è lontano come può sembrare”.

La Meloni racconta dei pregiudizi subìti nel momento in cui si è seduta sullo scranno più alto della politica, in qualità di vicepresidente della Camera: “Ho incontrato sguardi dubbiosi quando sono diventata il primo presidente donna di un’organizzazione giovanile a destra – ha raccontato -, quando sono diventata il ministro più giovane della storia d’Italia, quando ho fondato un partito e persino quando qualche mese fa, con 30 anni di esperienza alle spalle sono diventata presidente del Consiglio”.

Memore di quanto abbia dimostrato come donna, lancia un obiettivo al suo governo: “La sfida è quando avremo il primo Ad di una società partecipata statale donna, è uno degli obiettivi che mi do. Lo dico alla vigilia di una scelta importante per il governo. Il vero tetto di cristallo non si rompe arrivandoci ma dimostrando che si può fare molto bene, non dico meglio, dico molto bene”. 

Facendosi dunque portavoce del valore femminile e delle potenzialità ad esso annesse, in qualità di presidente del Consiglio, fa una promessa al popolo rosa italiano: “L’8 marzo non deve essere una giornata di rivendicazioni di ciò che gli altri devono concedere alle donne, ma deve essere una giornata di orgoglio e consapevolezza di quello che noi possiamo fare, piaccia o no agli altri. Ed è esattamente il messaggio con cui mi sento di spronare tante donne che magari pensano di non poter andare oltre un determinato obiettivo. Invece devono ricordare, e faremo il possibile affinché abbiano gli strumenti, che con la volontà e la consapevolezza possono raggiungere qualunque tipo di obiettivo, anche quello di rimuovere un altro specchio nella Sala delle Donne, sognando di essere alla guida della Presidenza della Repubblica”.

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Condividi su:

Subscribe

spot_img

Popolari

Ti potrebbe piacere anche
Correlati

Campi Flegrei: domani il vertice Meloni-ministri a Palazzo Chigi

Si terrà domani a palazzo Chigi il vertice interministeriale,...

Ucraina: fuori uso il 37,5% degli ospedali in due anni

Prima del 23 febbraio 2022, giorno dell’inizio dell’invasione russa...

Bene confiscato alla camorra, complesso immobiliare consegnato al rettore della Federico II di Napoli

La politica ribadisce la sua battaglia all'illegalità confiscando un...

La visione europea di Elly Schlein punta sul lavoro

Economia e lavoro al centro della propaganda politica Ue...