In Italia, una mensa scolastica su tre ha evidenziato delle irregolarità. La campagna di controlli è stata eseguita dai militari dell’Arma dei carabinieri del Nas. Su quasi 1.060 aziende di ristorazione che operano negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, il nucleo antisofisticazione ha riscontrato irregolarità in 341 di queste, elevando multe per 240mila euro. Chiuse 9 cucine per carenza igienico-sanitarie e strutturali, evidenziando la presenza di umidità e muffa.
A Potenza, il reparto del Nas, ha scoperto cibo scaduto e senza tracciabilità, sequestrando oltre 700 chili di cibo (carni, formaggi, frutta e ortaggi, olio).
A Caserta, senza le patate, veniva cucinata pasta e patate, i controlli minuziosi, hanno rilevato l’impiego fraudolento di materie di minore qualità rispetto agli accordi pattuiti nei contratti di fornitura con i Comuni, ad esempio, Parmigiano DOP sostituito con altri formaggi, uova convenzionali anziché da agricoltura biologica e prodotti congelati al posto di quelli freschi.
L’85% delle infrazioni, ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni.