Amalfi, successo per la prima Assemblea Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico

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Le sfide, le minacce, ma anche le prospettive e l’impatto sull’economia e sul turismo dell’agricoltura storica ed eroica d’Italia. Un successo la prima Assemblea Nazionale dei Paesaggi Rurali di interesse Storico (PRIS) ospitata dall’Antica Repubblica Marinara di Amalfi.

Tre giorni di full immersion, in confronto tra le esperienze dirette e i decisori politici, per reclamare azioni concrete volte al mantenimento, alla tutela e alla promozione di tali patrimoni storici e tradizionali, che vantano un riconoscimento del Ministero dell’Agricoltura, a partire dal riconoscimento dell’opera dei custodi e degli artisti di questo tipo di paesaggio agricolo, ovvero gli agricoltori. 

Una tipologia di agricoltura da salvaguardare, quella eroica, tramandata attraverso pratiche secolari e dal risvolto antropologico fortemente identitario, realizzata spesso in condizioni morfologiche estreme, impervie, disagiate, con forti pendenze, tali da richiedere uno sforzo “eroico” da parte degli agricoltori, a fronte di produzioni d’eccellenza ad alta specializzazione, realizzate in piccoli appezzamenti di terreno con metodi sostenibili e il lavoro e l’intervento diretto dell’uomo. Un’agricoltura a difesa della terra, che risente fortemente dello spopolamento delle aree più interne, fondamentale per preservare l’unicità e l’identità dei luoghi, disegnando la bellezza dei paesaggi, i declivi delle colline e delle alture, o delle scogliere a dirupo sul mare.

«Siamo felici di aver ospitato la prima Assemblea dell’Associazione Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse storico – sottolinea il Sindaco Daniele Milano – Amalfi dal 2018 è orgogliosamente iscritta al “Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di interesse storico” del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e prima Città del Mezzogiorno d’Italia a candidarsi al Programma internazionale GIAHS della FAO. Una conferma importante che si aggiunge al riconoscimento del Patrimonio Unesco per l’intera Costiera Amalfitana. In questi giorni ad Amalfi si sono riuniti gli esponenti dei 25 paesaggi rurali rappresentativi dell’intero stivale, dal profondo sud alle più alte vette delle Alpi, per parlare di problemi condivisi e soluzioni comuni di territori distanti, ma accomunati da criticità simili». 

In occasione delle tre giorni, il Sindaco Daniele Milano ha lanciato un messaggio importante, finalizzato alla salvaguardia del patrimonio rurale amalfitano.

«Dal prossimo bilancio di previsione del 2024, il Comune di Amalfi destinerà una somma equivalente ad almeno il 3% della tassa di soggiorno per azioni a sostegno dell’agricoltura, dei coltivatori, ma anche di proprietari o conduttori di fondi agricoli che potranno contare su un piccolo contributo per la manutenzione dei terrazzamenti e del paesaggio».

Oltre alla formulazione di veri e propri appelli per le singole categorie di paesaggio rappresentate, momento cardine dell’Assemblea è stato il Convegno Pubblico “L’Italia dei Paesaggi Rurali Storici tra Arte, Cultura ed Identità”, occasione per parlare di opportunità, buone pratiche e testimonianze di resilienza ad affermare la vocazione di un’agricoltura espressione delle radici culturali italiane intrinsecamente legate al territorio, in una prospettiva di tradizione che può guidare la transizione glocale sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. Un vero e proprio viaggio condotto attraverso lo storytelling di esperienze, in ottica immersiva, alla scoperta di produzioni di eccellenza, di cui molte a marchio certificato, prodotte con rigidi disciplinari per garantire la sostenibilità.

«Abbiamo ritenuto opportuno celebrare la prima assemblea in questo contesto naturale di una bellezza straordinaria – afferma la Presidente dell’Associazione PRIS, Patrizia Lusi – Il Comune di Amalfi è socio del PRIS e grazie alla disponibilità del sindaco Daniele Milano siamo riusciti ad organizzare una tre giorni di eventi per mettere in evidenza le esigenze che i Paesaggi storici rurali hanno, ma anche il contributo importante alla crescita economica, sociale e culturale del nostro Paese Italia. I Paesaggi dell’Associazione sono 25 più una pratica agricola tradizionale, dei trenta iscritti nel registro del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. Hanno deciso di mettere insieme le forze per garantire la valorizzazione, ma soprattutto la tutela dei paesaggi, che devono rispettare i canoni di biodiversità presente all’interno degli stessi e le pratiche di sostenibilità in tutte le azioni che svolgono, sia come aziende agricole, costrette a sostenere dei costi superiori perché non è possibile applicare metodi intensivi nella fase di produzione».

In dono a tutti i relatori anche la ceramica raffigurante il “Ciuccio”, simbolo della Costiera, ma soprattutto celebrazione dello sforzo e di un animale, l’asino, essenziale nel coadiuvare l’azione dell’uomo per i trasporti in zone impervie. 

Nella meravigliosa cornice dell’Arsenale della Repubblica, in primo piano, sul tavolo dei relatori, anche l’Albero della Vita del Maestro Andrea Roggi, in esposizione sul Lungomare di Amalfi, che anticipa la mostra dello scultore prevista per la prossima primavera, in collaborazione con la Galleria Ravagnan di Venezia.

«Un artista è testimone del suo tempo. Mi sento un artigiano, più che un artista – esordisce il Maestro Roggi – Nei miei lavori ci sono le radici, il nostro passato, tramandato dai nostri predecessori. La sfera tonda simboleggia il mondo. Il tronco raffigura il Noi, attraverso due figure, determinanti nella nostra azione di contrasto all’inquinamento dell’ambiente. I rami, con i frutti, sono protesi al futuro. L’albero è un olivo, il più importante nella nostra cultura: ha più forza, più magia. Per me essere ad Amalfi è estremamente significativo per valorizzare la mia visione artistica, in cui il paesaggio diventa elemento integrante dell’opera d’arte».

 E poi il tour in arrampicata, tra i limoneti su terrazzamento di Amalfi, tra gradini scavati nella roccia frutto di una sapienza antica, alla scoperta dei limoni ancora verdi in fase di maturazione, pronti a brillare a breve ai raggi del sole con il loro splendore.  

Pina Stendardo
Pina Stendardo
Giornalista attenta ai fermenti quotidiani, raccontati con umanità. Convinta che scrivere sia un atto d’amore e responsabilità, ama divulgare il bello dell’Arte e del sociale, proponendo una narrazione alternativa sullo spaccato culturale.

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