È stato inaugurato ieri 8 dicembre, insieme alla tradizionale accensione dell’albero di Natale nei pressi della Basilica Superiore di Assisi, il suggestivo presepe di sabbia realizzato da tre artisti del settore sotto la direzione artistica di David Ducharme, coadiuvato da Susanne Ruseler e Ilya Filimontsev.
Dedicato a San Francesco, il presepe di sabbia, è un’opera mastodontica che impiega ben 240 tonnellate di sabbia donate dal comune di Jesolo. Si tratta però rigorosamente di sabbia di cantiere e non quella di arenile perché il rispetto per l’ambiente resta una delle prerogative principali.
Un’iniziativa per celebrare in modo originale gli 800 anni del presepe di Greccio, ovvero la prima rappresentazione al mondo della natività risalente all’ anno 1223.
Il presepe di sabbia resterà esposto fino al 7 gennaio e, ad esso, sarà affidato un messaggio speciale.
“Il messaggio di Natale che parte da Assisi in questo tempo segnato dalle guerre – ha affermato fra Giulio Cesareo, direttore dell’ufficio comunicazione del Sacro convento di Assisi– è di iniziare a guardare il mondo dal punto di vista di chi è escluso. Questo presepe invita a un cambio culturale: così come Dio si mette all’ultimo posto della fila, solo accogliendo gli ultimi il mondo sarà più unito”. Parole che hanno trovato eco nell’appello del Custode del Sacro Convento, fra Marco Moroni: “Sia davvero Natale, tacciano le armi”.