

Un giallo che avvince con incursioni romantiche, fotografando il quotidiano con la naturalezza che appartiene alla sua autrice, Sonia Sacrato.
Una scrittura che sa farsi volano, fissandosi come pellicola cinematografica nella mente del lettore che tra una citazione musicale ed una artistica, si carica di pathos e cultura eziologica.
‘L’enigma del gatto’, edito Enigmi iDobloni, è un libro pieno, per le infinite sfumature che gli appartengono, creando la storia nella storia, in un inanellamento di intricate vicende che strizzano l’occhio alla cronaca nera, con sprazzi di rassicurante ilarità.
La presentazione napoletana al Tin di Napoli ha restituito tutta l’intensità dell’ultimo lavoro di scrittura dell’autrice veneta, appartenente ad una trilogia.
L’armonia della vicenda gialla, si intreccia con la vita dei suoi protagonisti. Il romanzo puntellato di frammenti, è immerso completamente negli ambienti che descrive, negli odori e nei colori di ogni contesto, su cui l’autrice si sofferma con grande precisione, come se stesse tratteggiando una scena su tela.
L’investigazione è piena di dettagli e fa trapelare l’istinto indagatore dell’animo umano, che non risiede solo in Luca Ferraris, vicequestore interessato ad un duplice delitto da risolvere. Le emozioni dei personaggi sono scavate, messe a nudo, sotto la lente d’ingrandimento di un detective (il lettore), che con rispetto, osserva, ascolta ed annota per farsi man mano una sua idea sui casi da risolvere.
Il giallo contiene una importante digressione sul femminile, che non si scolla dal mondo maschile in modo netto, neppure quando si parla di violenza subita dalle donne. E c’è un capitolo in questo libro, che narra tutta l’intensa difficoltà emotiva di una donna abusata, e che dà senso alla dedica da parte dell’autrice, di parte dei suoi proventi all’associazione Aisha, che si occupa di contrasto alla discriminazione di genere.
La trama di Cloe, insegnante di arte, e del gatto Pablo, è articolata e scorrevole. I personaggi multidimensionali e paritari della drag queen Roberto, del giornalista Alex e dell’amica Annamaria, insieme ad assassini, carabinieri e polizia, ed ancora alle vittime come Lisa Gentileschi e l’editore Falleni, rendono questo libro ‘visivo’ in ogni senso, grazie alla narrazione dignitaria che l’autrice offre loro.
‘L’enigma del gatto’ è il romanzo del ritrovarsi in ogni senso. Cloe, dopo due avventure corpose, narrate nei precedenti libri, riscopre finalmente se stessa, oltre alla fiducia nel mondo maschile; e lo fa dopo un rapimento. La cicatrice che le è rimasta sulla fronte, insieme alla sua capacità di risolvere enigmi coi sogni, e con l’aiuto del gatto Pablo, le conferisce ogni volta, la capacità di ricordarsi quel che è giusto fare, e come è giusto percepire gli eventi che la circondano. Lo stesso rinvenimento del Valentina II, episodio di cronaca realmente accaduto a Torino, non è casuale nell’ottica della narrazione del femminile.
Due donne diventano dunque “veliero” del giallo, permettendo al libro di avere suo compimento, svelando gli assassini e la loro piena identità in modo ilare e paradossale, cosa che rende questo libro geniale per come è stato concepito.