La deputata israeliana Shly Tal Meron, membro del partito centrista d’opposizione Yesh Atid, denuncia agli organi di stampa la violenza sessuale usata da Hamas sulle donne imprigionate dal 7 ottobre.
L’ex capitano dell’aeronautica israeliana, mamma di due figlie, ha attivato la sua battaglia in presenza di media e parlamentari di diversi Paesi europei, nell’incontro organizzato da Elnet, un network rappresentativo internazionale.
Si pone contro l’organizzazione terroristica di Hamas che sostiene minacci l’esistenza dello Stato israeliano ed assume un impegno per le donne, che in realtà è bipartisan.
In nome della Lobby for Victims of Sexual and Gender-Bases Violence, Tal Meron sottolinea che “l’uso della violenza sessuale come arma di guerra è un crimine contro l’umanità”.
“Le donne hanno subito violenze sessuali, mutilazioni. Lo abbiamo visto nei kibbutz, al Festival Nova, abbiamo testimonianze di quanto accaduto e ci sono delle inchieste. Noi ci aspettavamo che il mondo, le organizzazioni per le donne, le organizzazioni per i diritti umani condannassero Hamas, un’organizzazione terroristica che usa la violenza sessuale come arma di guerra. Questi sono crimini di guerra, contro la Convenzione di Ginevra. C’è stato il silenzio completo da parte di queste organizzazioni, in particolare da parte di UN Women”, così specifica la deputata, sottolineando anche l’inadempienza della Croce Rossa, a cui è stato chiesto di visitate gli ostaggi, per accertarne le condizioni di salute.