C’era una volta il mecenatismo a Roma e sta ritornando. Se lo smog devasta le strutture pubbliche e le arie verdi dell’eredità artistico-architettonica romana, ci pensano i privati a riportare alla luce il patrimonio storico della città.
È capitato a Villa Borghese in cui esiste un cantiere di lavori di recupero dell’Esedra dei Draghi e della fontana al centro del giardino delle Erme.
Gli assessori Sabrina Alfonsi e Miguel Gotor, rispettivamente a capo dell’Ambiente e della Cultura, hanno visitato i luoghi in cui verrà operato un intervento di valorizzazione e riqualificazione dello spazio verde.
Secondo il progetto si punterà al recupero degli intonaci e alla tinteggiatura dell’esedra, basandosi sui saggi stratigrafici; attenzione sarà posta anche alla decorazione in stucco con cornici in marcapiano e nicchie ovali che ospitano busti romani. Sarà invece ripulita la fontana posta al centro del giardino, assemblata nel tardo ottocento con un bacino interrato, dotato di vasca superiore rinascimentale, di cui è ignota la provenienza.
L’opera di restauro è frutto dell’interesse di Izi Spa e del suo presidente Giacomo Spaini che con una cospicua donazione ha finanziato i lavori di ripristino architettonico.
Gli assessori si augurano che questo segnale di mecenatismo venga replicato per restituire beltà ad altri luoghi e infrastrutture della città di Roma. E lo stesso Spaini si fa portavoce della necessità della Capitale, invitando altre imprese ed imprenditori a sostenere la valorizzazione del patrimonio artistico, supportando le situazioni della Capitale.