Rapporto Antigone, cresce il numero di presenze negli Ipm: gli effetti del Decreto Caivano

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È il settimo rapporto di Antigone, dedicato alla giustizia minorile, presentato a Roma ed aggiornato al 15 gennaio a mettere in luce come le carceri minorili italiane non siano mai state così affollate.  

Sono 17 gli istituti penitenziari minorili nel nostro territorio che ospitano in totale 496 detenuti di cui 13 sono donne.

L’istituto con più presenze è il Beccaria di Milano, con 69 ragazzi, mentre quelli con meno presenze sono Quartucciu in Sardegna, con 8 ragazzi, e Pontremoli in Toscana, unico Ipm interamente femminile d’Italia, con 8 ragazze. Le altre 5 ragazze presenti sono distribuite tra Napoli e Roma.

Come evidenzia il dossier, per il secondo anno di fila crescono le presenze giornaliere. Nel corso del 2023 si superano i numeri degli anni passati e si arriva a gennaio 2024 a sfiorare le 500 presenze, un numero drammaticamente da record nell’ultimo decennio.

Secondo l’associazione Antigone questo numero da record è una diretta conseguenza del Decreto Caivano: “Il cosiddetto Decreto Caivano ha introdotto una serie di misure che stanno avendo e continueranno ad avere effetti distruttivi sul sistema della giustizia minorile” è il duro commento di Antigone“Sia in termini di aumento del ricorso alla detenzione che di qualità dei percorsi di recupero per il giovane autore di delitto”. Il Decreto Caivano, inoltre, come sottolinea Alessio Scandurra, coordinatore dell’osservatorio di Antigone sulle carceri per adulti, ha ampliato la possibilità di trasferire i minori detenuti negli IPM nelle carceri per adulti dove le opportunità di studio, lavoro e ricreative sono nettamente inferiori.

I condannati in via definitiva negli IPM italiani, sempre alla data del 15 gennaio scorso, erano 156, un numero poco superiore a quello dell’anno precedente (142). In aumento, invece, il numero di detenuti minorenni in misura cautelare passate da 243 a 340 di età compresa tra i 16 e i 17 anni.

Il 51,2% dei detenuti minori presenti negli Ipm sono prevalentemente di origine straniera, di età inferiore agli italiani, con misure di custodia cautelare per reati contro il patrimonio.

Chiara Imbimbo
Chiara Imbimbo
Laureata in Filologia Moderna alle Federico II di Napoli con una tesi in critica letteraria. Iscritta all’albo dei giornalisti come pubblicista coltiva la passione per il cinema, la lettura e la scrittura.

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