Dopo il precedente del 6 novembre scorso, dove un gruppo di ragazzi incappucciati aveva occupato l’ufficio del rettore dell’Università Orientale di Napoli per dimostrare il loro sostegno alla Palestina, ieri è stata la volta dell’Università Federico II.
La rete studentesca per la Palestina ha occupato il rettorato, come avvenuto già anche a Roma, Torino e Bologna, per protestare contro le collaborazioni dell’ateneo con quelle israeliane.
Dalla finestra dello studio del rettore, in corso Umberto I, è stato esposto uno striscione: “Stop accordi con Israele”.
“Quanto sta accadendo in Palestina in questo momento porta per noi il nome di genocidio” – dicono gli studenti in una nota– “Il banco Maeci, la fondazione Med’or, gli accordi stretti tra Italia e Israele a livello accademico, economico, militare rappresentano per noi un punto di non ritorno circa la complicità dell’accademia con il criminale progetto di Israele di cancellazione del popolo palestinese”.
Gli studenti del Collettivo autorganizzato universitario appaiono determinati a far sentire la loro voce fino a quando non avranno la garanzia di una rescissione degli accordi tra l’Università e l’entità sionista.