Il generale Roberto Vannacci, toscano, 56 anni di cui 37 passati in divisa in missioni ad alto rischio tra Somalia, Afghanistan ed Iraq, è al centro dell’attenzione dallo scorso agosto quando il suo libro “Il mondo al contrario” scatenò diverse polemiche per le idee contenute al suo interno che vanno dalle critiche all’omosessualità a discorsi sulla razza. Eppure, il libro di Vannacci, si è rivelato un caso letterario con oltre 200mila copie vendute. Un vero record per un libro autoprodotto.
Dopo l’inchiesta disciplinare e la sospensione di 11 mesi dal servizio, Roberto Vannacci, è pronto a tornare in campo. Questa volta, però, in quello politico. Vannacci, infatti, ha comunicato la sua candidatura all’europee al fianco della Lega. “Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega”– ha affermato.
Matteo Salvini, invece, si è detto “contento che gli italiani nelle liste della Lega in tutti i collegi elettorali possano scegliere il nome del generale Roberto Vannacci” sottolineando, per chiarezza, di non condividere tutte le riflessioni contenute nel romanzo del generale ma di condividere con lui la battaglia a difesa dell’Italia, della sicurezza e della libertà.
Lo stesso Roberto Vannacci viene citato nel libro di Matteo Salvini dove si legge: “Nei mesi scorsi un generale dell’esercito come Roberto Vannacci è stato travolto da fango e critiche per il suo libro, Il mondo al contrario, in cui esprimeva opinioni sgradite al conformismo del politicamente corretto. Il militare è stato infangato, linciato, dileggiato. E pazienza se il suo libro ha venduto più di autori chic che poi danno lezioni sui giornali e in tv.”
Salvini, dunque, si è dichiarato contento che “un uomo di valore come Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega.”