Aveva sedato la polemica sorta tra i municipi milanesi e Beppe Sala sulla donazione della statua della Maternità, opera dell’artista Vera Amodeo, che non si voleva collocare. Ignazio La Russa aveva accolto le proposte bipartisan di promuovere l’arte al femminile a Milano e non solo, così da dare un chiaro segnale alle politiche di genere invertendo la rotta fino ad ora esistita nel mondo dell’arte. Il Presidente del Senato aveva proposto di accogliere la donazione dei figli di Vera Amodeo, collocando la scultura originariamente destinata a Piazza Duse a Milano, nelle aule della politica e così ha fatto. ‘Dal latte noi veniamo’, questo il titolo dell’opera bronzea, resterà in esposizione temporanea a Palazzo Madama, in attesa di una collocazione definitiva.
Nel pomeriggio del 7 maggio ha svelato la statua della Maternità coperta da un drappo rosso. L’immagine della donna che allatta al seno un neonato, ha ricevuto l’applauso bipartisan per il chiaro omaggio che il Presidente del Senato ha inteso rivolgere a tutte le donne e mamme di Italia.
“Questa statua – dichiara La Russa- porta un messaggio di pace. La nudità per mia mamma era emblema di vulnerabilità e verità. Auguri e tutte le madri biologiche e non, con l’auspicio che siano sempre più sostenute da politiche per la parità e la libera scelta”.
“Con l’accordo di tutti i capigruppo e delle vicepresidenti del Senato – spiega La Russa – abbiamo voluto offrire a tutti un’occasione per fare conoscere e apprezzare un’opera importante. Ha avuto un po’ di traversie ma abbiamo chiesto la disponibilità di esporre qui al Senato quest’opera perché domani cade la Festa della mamma. Un omaggio a tutte le mamme e anche alle donne non mamme, perché ci sono le donne che hanno la fortuna di poter essere mamme e ci sono le donne che, per scelta o impossibilità, non sono mamme ma hanno avuto una mamma”.