Seguendo l’esempio di altri atenei, anche l’Università Federico II di Napoli si è resa protagonista di una mobilitazione studentesca in solidarietà alla Palestina con l’occupazione del chiostro della sede di Porta di Massa.
L’iniziativa, promossa dalla rete “Napoli per la Palestina”, mira a sensibilizzare la comunità accademica e la cittadinanza sul conflitto in corso tra Israele e Palestina, con particolare attenzione alla recente escalation di violenza nella Striscia di Gaza dovuta all’inizio dell’invasione di Rafah, zona designata come sicura e che ospita oltre 1.500.000 rifugiati e 600.000 bambini.
Gli studenti chiedono un’azione concreta da parte delle istituzioni italiane ed europee per il rispetto dei diritti umani del popolo palestinese e la risoluzione pacifica del conflitto. Tra le loro richieste, la fine del blocco israeliano della Striscia di Gaza, la sospensione degli aiuti militari a Israele e il riconoscimento dello Stato palestinese, affinché possa essere libera “dal fiume al mare”.
Gli studenti hanno allestito uno spazio informativo con opuscoli e materiale multimediale sul conflitto, organizzando anche momenti di discussione e sensibilizzazione.
La mobilitazione studentesca all’Università Federico II è un segno tangibile della crescente attenzione verso la questione palestinese tra i giovani italiani. La protesta, così come dichiarato dalla rete studentesca per la Palestina, andrà avanti ad oltranza.
“Resteremo qui fino a quando l’Università degli Studi di Napoli non rescinderà tutti gli accordi esistenti con università israeliane ed aziende belliche” – si legge sui canali social della rete studentesca per la Palestina.