Le fake news, ormai tristemente note come strumento di disinformazione di massa, presentano caratteristiche e peculiarità differenti a seconda del Paese in cui vengono diffuse. Sulla rivista Plos One sono stati diffusi i risultati di uno studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia sulle preferenze in materia di fake news che variano significativamente tra i cittadini europei. I ricercatori hanno analizzato l’attività di notizie su X (ex Twitter) in Francia, Germania, Italia e Regno Unito dal 2019 al 2021, concentrandosi soprattutto sulle notizie sulla Brexit, sul coronavirus e sui vaccini Covid che, indubbiamente, negli ultimi anni sono stati i temi più ricercati.
In tutti questi paesi, la maggior parte degli utenti, si è basato solo su fonti affidabili ma, nel dettaglio, la situazione è la seguente: la Germania ha avuto il rapporto più alto tra retweet di notizie discutibili e retweet di notizie affidabili su tutti e tre gli argomenti, con la Francia al secondo posto, seguita dall’Italia, e il Regno Unito ha avuto la percentuale più bassa di retweet di notizie discutibili in generale.
L’analisi ha rilevato anche che in Italia, ad esempio, le fake news più diffuse riguardano principalmente temi come l’immigrazione, la politica interna e l’economia. In Germania, invece, prevalgono notizie false relative all’ambiente, alla salute e all’Unione Europea. In Francia, infine, le fake news più popolari si concentrano su temi sociali, attualità e cultura.
Oltre alle tematiche trattate, lo studio ha evidenziato anche una differenza nei canali di diffusione delle fake news. In Italia, ad esempio, i social network come Facebook e WhatsApp rappresentano i principali veicoli di disinformazione. In Germania, invece, le fake news vengono diffuse più frequentemente attraverso siti web e forum online. In Francia, infine, la televisione e la radio svolgono ancora un ruolo importante nella diffusione di notizie false.
Le ragioni alla base di queste differenze sono da ricercarsi in una serie di fattori, tra cui il contesto politico e sociale, il livello di istruzione della popolazione e la diffusione delle tecnologie digitali. In Italia, ad esempio, l’elevato livello di polarizzazione politica e la diffidenza nei confronti dei media tradizionali possono contribuire alla maggiore circolazione di fake news. In Germania, invece, l’alto livello di istruzione della popolazione e la fiducia nelle istituzioni possono limitare la diffusione di notizie false.
La lotta alle fake news rappresenta una sfida complessa che richiede un impegno da parte di tutti gli attori in gioco: istituzioni, media, cittadini. È importante promuovere una cultura dell’informazione critica, che insegni ai cittadini a valutare attentamente le fonti e a diffidare di notizie sensazionalistiche o non verificate.