Più unità e corpi di Forze dell’Ordine unite in un blitz anti ‘Ndrangheta. Questa mattina a Cosenza sono finite in manette oltre 140 persone. L’operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale, dalle squadre mobili delle questure di Cosenza e Catanzaro, della SISCO di Catanzaro e dello SCO, insieme ai finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria, con il GICO del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e lo SCICO di Roma, su coordinamento della Dda di Catanzaro, è arrivata a 142 indagati per vario titolo e reato.
Applicata l’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, l’operazione risulta ancora in corso. L’intento è quello di smantellare l’associazione a delinquere di tipo ‘ndranghetistico operante nel traffico di sostanze stupefacenti con le aggravanti di modalità e finalità mafiose.
Si cerca così di provocare una ferita all’interno dell’organizzazione mafiosa più potente e pericolosa, nata in Calabria a metà dell’800 tra la provincia di Reggio Calabria e quella di Lamezia Terme.
IL RITO DI AFFILIAZIONE ALLA ‘NDRANGHETA
Quello dell’affiliazione alla ‘ndrangheta è un battesimo che assegna all’affiliato una dote o fiore corrispondente a una carica da svolgere all’interno dell’associazione criminale, con una pratica iniziale consistente solitamente nell’incenerimento di un santino. Si tratta di una procedura specifica in cui avviene anche il rituale della copiata, ovvero la pronuncia di una formula per far riconoscere la propria appartenenza alla ‘ndrangheta, riferendo i nomi e cognomi di tre o cinque persone dell’organizzazione che vengono rivelate o partecipano all’atto dell’affiliazione.