È stato rivendicato dall’esercito israeliano il bombardamento su una scuola dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nella Striscia di Gaza nel quale sono morte almeno 37 persone.
Israele ha affermato che, all’interno della scuola, era ospitata una base di Hamas e terroristi della Jihad islamica che avevano partecipato alla strage del 7 ottobre 2023.
I corpi delle vittime sono stati ricevuti dall’ospedale dei martiri di Al Aqsa, nella vicina città di Deir al Balah.
Dalla giornata di martedì l’ospedale ha ricevuto almeno 70 morti e più di 300 feriti, soprattutto donne e bambini, a causa dei bombardamenti israeliani nelle zone centrali della Striscia di Gaza, come riferito da Medici Senza Frontiere. Intanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele è “pronto per un’operazione molto intensa” al confine con il Libano, dove ci sono scontri quotidiani con il movimento filo-iraniano Hezbollah, alleato di Hamas. Il Dipartimento di Stato americano ha messo in guardia contro una “escalation” in Libano “che danneggerebbe in modo significativo la sicurezza” di Israele.