Secondo recenti studi, le temperature estreme, sia il caldo che il freddo, rappresentano un fattore di rischio significativo per l’ictus.
L’analisi, condotta su un campione di oltre 2 milioni di persone in Europa, ha rilevato un aumento del 19% del rischio di morte per cause cardiovascolari in concomitanza con un calo di 10°C della temperatura. Un dato preoccupante, se si considera che il cambiamento climatico sta portando a un aumento di eventi meteorologici estremi, con ondate di caldo e periodi di freddo intenso sempre più frequenti.
Le alte temperature mettono a dura prova l’organismo, causando disidratazione e stress. La disidratazione, in particolare, può causare un ispessimento del sangue, aumentando il rischio di trombosi e ictus. Inoltre, il caldo può determinare un calo della pressione sanguigna, che a sua volta può ridurre il flusso di sangue al cervello, aumentando il rischio di ischemia e ictus ischemico.
Anche il freddo estremo rappresenta un pericolo per la salute cardiovascolare. L’esposizione a basse temperature, infatti, può causare un restringimento dei vasi sanguigni, con un conseguente aumento della pressione sanguigna. Questo picco di pressione può mettere a dura prova il cuore e i vasi sanguigni, aumentando il rischio di ictus emorragico, causato dalla rottura di un vaso sanguigno nel cervello.
Gli anziani, le persone con malattie croniche come diabete, ipertensione e cardiopatie, e coloro che assumono farmaci che influenzano la pressione sanguigna, sono le categorie più a rischio di ictus correlato alle temperature estreme.
Per ridurre il rischio di ictus durante i periodi di caldo o freddo intenso, è importante: bere molta acqua per rimanere idratati, soprattutto nelle giornate calde, evitare attività faticose nelle ore più calde della giornata, indossare abiti leggeri e traspiranti in caso di caldo e coprirsi adeguatamente in caso di freddo, assumere regolarmente i farmaci prescritti dal medico se si soffre di malattie croniche.
Con un comportamento adeguato e un’attenzione costante alla propria salute, è possibile ridurre significativamente il rischio di ictus e vivere una vita più sana e sicura.