Montecitorio approva la legge sull’autonomia differenziata firmata da Roberto Calderoli. Lo fa con una lunga maratona di voto protratta fino alla prima mattinata del 19 giugno. Sono 172 i voti favorevoli al disegno di legge S. 615 sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
Dieci articoli ed 11 disposizioni transitorie sono stati sottoposti al vaglio dei parlamentari, contemplando misure perequative e di promozione dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale.
I lavori no stop sono stati portati avanti tutta la notte, prolungando la seduta fino all’arrivo della votazione finale, tra la protesta dell’opposizione con emendamenti respinti. In 54 hanno votato per continuare la seduta di voto, tra le urla sdegnate dell’opposizione in Aula. Quest’ultima è passata infine all’esame di 40 ordini del giorno, partendo dalle intese tra Stato e Regioni dell’articolo 1 e 2; la delega al governo per la determinazione dei Lep ai fini dell’attuazione dell’articolo 116 della Costituzione, sancita dall’articolo 3, votata da 166 parlamentari con 115 contrari e due astenuti. Ancora si è votato sul trasferimento di funzioni, sui principi relativi all’attribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali e sull’ attribuzione di funzioni amministrative agli enti locali, fino a procedere spediti verso la conclusione dei lavori che hanno trovato unanimità sugli aspetti economici contemplati nel ddl Autonomia, diventato alla fine legge.