Non è un Galateo ma un vero e proprio regolamento che non contempla scivoloni. Il Vaticano lo ha sottoscritto nella giornata del 29 giugno per tutti i dipendenti della Fabbrica di San Pietro, affinchè siano sempre più espressione di alta moralità, sia nelle scelte che nell’aspetto.
Il chirografo del decreto firmato da Papa Francesco contiene abbastanza divieti. Primo tra tutti quello di non avere unioni irregolari o convivenze, ma di essere eventualmente, regolarmente sposati, oltre a non presentare sul corpo né tatuaggi né piercing. Importantissimo il rispetto del segreto di ufficio, contemplante l’impossibilità di rilasciare intervista o dichiarazione alcuna in merito alle attività della Fabbrica di San Pietro, a meno che non ci sia l’autorizzazione del cardinale arciprete Mauro Gambetti.
I candidati a lavorare nella Fabbrica dovranno presentare un attestato di impegno morale e religioso, rilasciato dal proprio Parroco o da un’autorità religiosa.
Imprescindibile dunque, l’osservanza della Fede Cattolica per coloro che hanno occupazione nella istituzione vaticana fondata da Papa Giulio II nel 1506.
Così Papa Francesco recluta per il Giubileo i suoi dipendenti, invitandoli alla conformità della scelta di vita che abbraccia privato e lavoro in segno di coerenza religiosa.