Tentato agguato contro l’incolumità di Wladimir Putin. Sarebbe avvenuto domenica scorsa, quando i servizi segreti ucraini avrebbero tentato di uccidere il presidente russo con un drone esplosivo. A divulgarlo è Bild, che informa del fallito tentativo e del segreto mantenuto dalle autorità russe.
“Nel pomeriggio del 23 aprile sarebbe stato fatto partire dall’Ucraina un drone UJ-22 con una portata fino a 800 km e con a bordo 30 blocchi di esplosivo C4, per un peso totale di 17 kg. L’obiettivo sarebbe stato il parco industriale di Rudnevo, vicino Mosca, in cui avrebbe potuto esserci una visita di Putin. Il drone è però precipitato 20 km prima”., informa Bild, anche se non è chiaro se la visita di Putin sul posto sia realmente avvenuta.
Intanto il procuratore generale ucraino, Andriy Kostin, in audizione al Parlamento europeo, divulga i risultati sulle indagini dal fronte: “Al momento stiamo indagando su più di 80mila casi di possibili crimini di guerra. Il numero di crimini è alto, dovuto soprattutto al fatto che le ostilità si tengono in aree urbane”, ha informato. “I russi puntano alle infrastrutture civili critiche durante l’inverno per far morire di fame e di freddo la popolazione. Deportano minori e li sottopongono ad adozioni forzate e rieducazione, questi sono segnali di una campagna di persecuzione che mira all’esistenza stessa dello stato ucraino”, ha spiegato ancora Kostin.