Violentata a Napoli di sera senza possibilità di scampo. E’ quanto accaduto ieri ad una 41enne di origini pugliesi, in via San Cosmo fuori Porta Nolana.
L’episodio aggiunge un’altra stelletta rossa sul dramma femminile della violenza sulle donne. Da Nord a Sud, l’Italia continua ad avere il gentil sesso come bersaglio della cronaca nera. Sembra quasi sia diventato un modus operandi reiterato quello del branco che si fa forza per dominare la donna. Non esiste più l’uno contro uno, ma il gruppo contro il singolo, per affermare una supremazia macabra che sa schiacciare solo con la forza del gruppo.
La vittima è stata accerchiata intorno ad uno stazionamento bus, dopo aver cenato a Piazza Garibaldi, in attesa di rientrare a casa. Anche questo dato è sinonimo di un’altra cartina tornasole: stazioni metro ed autobus sono divenuti luogo bersaglio in cui le donne di ogni età non sono più sicure. Si approfitta dunque degli spostamenti del popolo rosa, della frettolosità degli stessi ed anche di un’emancipazione a fatica conquistata, per prevaricare la donna che si muove da sola in città. Il dato lascia chiaramente emergere la necessità di potenziamento di presidi delle forze dell’ordine in questi luoghi diventati ormai “sensibili”.
Rapinata e poi violentata da 4 uomini, la donna è stata caricata su un furgone, dopo essere stata colpita alla testa da un oggetto contundente.
Nel mezzo di trasporto i malviventi hanno abusato sessualmente di lei, dopo averla derubata di un orologio, due collane del valore di 250 euro, per poi abbandonarla come un rifiuto sul ciglio di una strada, in stato confusionale.
Questo il valore di una donna oggi: carne da macello che vale poco più di uno straccio. La metodologia dello stupro, ormai seriale, punta alla mortificazione della dignità femminile. Dall’inizio alla fine, si marca il territorio facendo leva sul senso di impotenza delle donne, quasi a voler cancellare tutto il potenziale paritario che la società ha loro tributato, fino a stremarle e depotenziarle psicologicamente.
La vittima trasportata con una ambulanza prima al Vecchio Pellegrini e poi al Cardarelli, ha denunciato l’accaduto, attivando le indagini della polizia che sta vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, per avvalorare la dichiarazione dell’abusata.