Dopo aver visto il successo delle munizioni a grappolo, consegnate nei colpi di artiglieria da 155 millimetri negli ultimi mesi, l’amministrazione Usa di Biden, sarebbe vicina all’approvare la spedizione in Ucraina di missili a lungo raggio con bombe a grappolo.
In questo modo Kiev avrebbe la capacità di causare danni più ingenti e significativi all’interno del territorio occupato dalla Russia.
Al momento gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di fornire l’Ucraina anche di missili balistici a corto raggio Atacms e di precisione Gmlrs.
Le bombe a grappolo, ricordiamo, sono proibite dal 2010 dalla convenzione Onu che ne hanno vietato l’uso, non solo per l’indiscriminata capacità di uccidere se usate sui civili, ma anche per l’alta percentuale di malfunzionamento: circa il 5% degli ordigni, una volta raggiunto il suolo, non esplode diventando una minaccia pericolosissima.
Intanto il segretario della difesa americana Llyod Austin ha telefonato a Rustem Umerov, nuovo ministro della difesa dell’Ucraina, per dargli il benvenuto ma anche per ribadire il sostegno di Washington a Kiev nel corso della telefonata i due ministri hanno parlato anche delle priorità sul campo di battaglia e delle richieste dell’Ucraina a lungo termine.