Crisi bradisismica nei Campi Flegrei: i dati dell’Osservatorio Vesuviano

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I frequenti eventi sismici delle ultime settimane riguardanti i Campi Flegrei hanno riacceso i riflettori su quella che, da sempre, è una caratteristica del territorio: il bradisismo. Gli anni 80, durante i quali ci fu una vera e propria crescita esponenziale del fenomeno sismico con oltre 10 eventi al giorno, sono passati da un bel pò: i più giovani non ne hanno memoria i più adulti, invece, sono divisi tra chi teme di rivivere le stesse angosce e chi, invece, saluta il fenomeno come un vecchio amico.

Alle 3:35 di questa mattina una delle scosse più intense degli ultimi 40 anni di magnitudo 4.2 con epicentro localizzato nelle acque al confine tra Bagnoli e Pozzuoli che ha spinto i residenti a scendere in strada. Numerosi i calcinacci caduti per cui è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco mentre, il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, ha disposto la chiusura delle scuole per la giornata odierna. E, in questi casi, l’ansia corre inevitabilmente sui social dove c’è chi chiede un immediato piano di evacuazione, chi un supporto psicologico gratuito dato le numerose notti insonni e ballerine e chi, invece, invita a mantenere la calma.

E se l’ansia corre sui social la disinformazione la segue immediatamente creando ancora più confusione.

I dati dell’Osservatorio Vesuviano

Analizzando i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si nota come, a partire da agosto 2023, nell’area dei Campi Flegrei i fenomeni sismici sono aumentati: 118 i terremoti con una magnitudo massima di 3.6, 1022 con magnitudo minore di 1, 75 eventi di intensità compresa tra 1 e 1.9, 14 sismi con magnitudo compresa tra 2 e 2.9 e 3 eventi di intensità superiore a 3. La maggioranza di questi eventi, esattamente 703, hanno avuto come epicentro prevalentemente Pozzuoli, Agnano, Bagnoli, Solfatara e Pisciarelli.

Osservando le deformazioni del suolo le reti di monitoraggio hanno confermato un sollevamento di circa 113 cm a partire dall’anno 2005 data in cui i fenomeni bradisismici hanno ripreso e che hanno portato all’attuale “crisi bradisismica”.

La crisi bradisismica in corso nei Campi Flegrei

Quando si parla di “crisi bradisismica” non bisogna attribuire alla parola “crisi”, come spesso accade, un’accezione negativa ma semplicemente comprendere che il sollevamento del suolo, dovuto al bradisismo, è da sempre legato a scosse di terremoto. I fenomeni di abbassamento del suolo, che di solito prendono avvio al termine della fase di sollevamento, invece, non sono accompagnati da eventi sismici. Quindi, più che di “crisi bradisismica” sarebbe opportuno parlare di una fase di sollevamento del suolo che caratterizza da secoli il territorio flegreo al punto tale da far definire Pozzuoli come la “terra ballerina“. Proprio a Pozzuoli si trova una dei monumenti più noti e rappresentativi dei Campi Flegrei: il Tempio di Serapide (antico macellum) che con le sue colonne erose dall’acqua del mare può essere uno strumento per notare i livelli di abbassamento e innalzamento del suolo susseguitosi nei secoli.

Lo stato di attività dei Campi Flegrei, come ha monitorato il sistema di sorveglianza dell’Osservatorio Vesuviano, è variato portando attualmente a segnalare uno stato di allerta di colore giallo. Il fenomeno di sollevamento del suolo è ancora in corso, quindi, è probabile che altre scosse accompagneranno il movimento tellurico.

Chiara Imbimbo
Chiara Imbimbo
Laureata in Filologia Moderna alle Federico II di Napoli con una tesi in critica letteraria. Iscritta all’albo dei giornalisti come pubblicista coltiva la passione per il cinema, la lettura e la scrittura.

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