Sarà visitabile fino a sabato 18 novembre la mostra allestita presso il Maschio Angioino di Napoli “Raccontami com’era il calcio”. Nata da una collaborazione tra ‘Un Secolo d’Azzurro’, promossa dalla Associazione S. Anna di Aldo Rossi Merighi e Sabrina Trombetti e la Federazione Ada di Alberto Oranges ha l’obiettivo di far riscoprire ai visitatori la storia del calcio e dei suoi campioni più amati: dalle vittorie della nazionale italiana alle maglie di Diego Armando Maradona fino ad arrivare alla Coppa del Mondo.
Una mostra che consentirà a nonni, padri, figli e nipoti di ripercorre insieme la storia dello sport più amato in Italia: il calcio.
Oltre vedere coi propri occhi veri e propri cimeli del calcio, come ad esempio i guantoni di Gigi Buffon, sarà possibile anche visionare materiale cartaceo , documenti ufficiali, maglie, palloni e tantissimi gadget e memorabilia compresi giochi per bambini.
In esposizione anche un’interessantissima evoluzione del pallone e degli scarponcini da Football, dal 1890 ad oggi, per far comprendere, in particolare ai visitatori più giovani, com’è cambiato in 130 anni il gioco del calcio.
Come omaggio alla città partenopea e ai tifosi del Napoli un’intera sala dedicata al campione argentino Diego Armando Maradona e le sue casacche azzurre.
“Raccontami com’era il calcio” è una mostra itinerante che avvia il progetto culturale dedicato alla valorizzazione della memoria storica del calcio e che sottolinea l’importanza dello sport nella crescita dei giovani.
Al taglio del nastro presente Fabio Cannavaro e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che ha così commentato: “È un evento molto bello perché racconta un po’ la storia della nostra Nazionale di calcio, uno dei grandi simboli del nostro paese ed è anche uno spaccato di come la nostra società sia cambiata, di come il rapporto tra il calcio e i tifosi si sia evoluto negli anni e per ricordare la nostra infanzia e il nostro passato. Ognuno ritroverà dei momenti alla propria vita in queste immagini tra divise di calcio, in una storia che è la storia dell’Italia.”