Dal 7 ottobre 2023 sono 11.180 le persone rimaste uccise, per lo più civili e di cui 4.609 bambini, dai bombardamenti israeliani a Gaza. I combattimenti si concentrano nel cuore di Gaza City, nel nord del territorio, in particolare attorno ad alcuni ospedali sospettati dall’esercito israeliano di ospitare infrastrutture strategiche per Hamas che usa la popolazione come “scudi umani”. Al centro dei combattimenti l’ospedale al-Shifa, il più grande della Striscia, che attualmente ospita migliaia di persone. Un ospedale che, senza elettricità, medicine e cibo sta rischiando il collasso.
E se più di 1,5 milioni dei 2,4 milioni di abitanti, secondo l’Onu sono stati sfollati, la strage continua senza sostata in un assedio che ha privato la popolazione dei beni di prima necessità.
Il capo della diplomazia europea Josep Borrell, attraverso un comunicato, ha affermato: “L’Ue condanna l’uso degli ospedali e dei civili come scudi umani da parte di Hamas” ed è “profondamente preoccupata per l’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza”. Ancora un’esortazione ad Israele a ricorre al “massimo contenimento” per proteggere i civili nel corso del conflitto.
Un possibile accordo tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi
Nel frattempo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha parlato di un possibile accordo con Hamas per il rilascio di 240 ostaggi israeliani rapiti. Un’accordo necessario, a detta del ministro, per qualsiasi cessate il fuoco. “Meno ne parlo, più è probabile che si concretizzi”, ha detto Netanyahu senza entrare nei dettagli.